Secondi. Giorni. Mesi. Anni. Cenni. Sguardi. Occhi. Mani.
Morti. Andati. Ormai… e già qua un’ altro domani
Che morde. Schiaccia. Fugge. Ammazza. Strappa. Sfianca.
Sfregia. Graffia… vita, inferno, vita che corrode
la mia faccia.
Solchi. Luoghi. Massi erosi. Fiumi velenosi. Oceani di dolori
Fine che vivo, che respiro.
Dove siete sorrisi? Dove ti nascondi, gioia?
Dov’è la tua fine, noia? Aspetti forse che io muoia?
Ho un nuovo buco nel tronco… soffio via tempo
mentre ascolto… l’orchestra buia del mio inconscio…
che accompagna gli occhi miei al tramonto e mi abbandono…
Cerchi concentrici di sonno… quasi morto… perfetto, nulla più…
Vuoti chilometrici, non sono… sono morto… perfetto, nulla più…
nulla più… il vuoto perfetto
Notte senza sogni, come vorrei tutti i miei giorni. Bui. Perfetti.
Senza volto, e senza odiosi attori.
Che ridono. Gridano. Sputano. Additano. Merda. Solo merda
che soffoca il mio grido.
Ormai ridotto a ringhio, cementato nell’ oblio. Vorrei solo
dirvi addio. E portarvi con me al centro.
Annientarvi nel buio eterno. Risucchiarvi con me all’interno
e poi, solo il vuoto perfetto. Il vuoto perfetto.