Juan Diego Flórez - Meco all'altar di Venere... /Me protegge, me difende...

POLLIONE
Meco all'altar di Venere
era Adalgisa in Roma,
cinta di bende candide,
sparsa di fior la chioma.
Udia d'Imene i cantici,
vedea fumar gl'incensi,
eran rapiti i sensi
di voluttade e amor.
Quando fra noi terribile
viene a locarsi un'ombra:
l'ampio mantel druidico
come un vapor l'ingombra;
cade sull'ara il folgore,
d'un vel si copre il giorno,
muto si spande intorno
un sepolcrale orror.
Più l'adorata vergine
io non mi trovo accanto;
n'odo da lunge un gemito
misto de' figli al pianto...
Ed una voce orribile
echeggia in fondo al tempio
«Norma così fa scempio
di amante traditor.»
.......................
POLLIONE
Me protegge, me difende
un poter maggior di loro.
È il pensier di lei che adoro;
è l'amor che m'infiammò.
Di quel dio che a me contende
quella vergine celeste
arderò le rie foreste,
l'empio altare abbatterò.

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